Sei un fiore di ghiaccio, fermata da un inverno troppo lungo, colpita da un dolore troppo grande; cristalli di neve sul tuo cuore, brina leggera copre la tua dolce anima.
Ma sei viva, dietro al freddo vetro che ti protegge scorgo una piccola fiamma accesa, debolmente prova a ritrovare ossigeno per crescere e scaldarti da dentro.
Lascia che le mie mani giunte ti avvolgano, lasciami soffiare un po' di speranza su questa piccola fiamma lenta.
Non assuefarti al freddo inganno, non ti chiedo di farlo in fretta, usa tutto il tempo che ti serve; il tempo è buon legno da ardere e brucia piano, consuma pure tutte le lacrime è nel tuo diritto, ma lascia una tenda scostata, in modo che un raggio di sole raggiunga il cuore di quel fiore di ghiaccio.
Quel fiore tornerà a crescere con i colori che vorrai; certo non cancellerà il passato, ma lo coprirà di verde e di profumo e la terra prima fredda sotto i tuoi piedi tornerà a scaldare e allora in molti vorranno avvicinarsi al tuo fuoco e in molti guarderanno il nuovo tuo sorriso brillare.
Quel giorno non avrai più bisogno dei miei sospiri, aprirò le mani e lascerò la fiamma libera e vivace; rimarrà sul palmo delle mie mani solo il tuo calore, così che, se l'inverno proverà a scendere sul mio nuovo cuore, ci passerò le mani sopra e ricordandoti, quell'inverno se ne andrà.
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