venerdì 8 luglio 2011

L'anima esposta

Ho l'anima esposta, come dischiusa, come un frutto maturo espone la sua polpa.
Mi sento Medusa senza forze tre le onde del mare, spiaggiata, confusa, vicina alla morte.

Ho l'anima esposta, come una ferita aperta, sanguinante, rossa come rosa purpurea.

Ho l'anima esposta al vento dei pensieri, vorrei essere dovunque la mia mente mi porta e forse sarà così dopo aver lasciato questo scrigno di carne, ossa e cervello

Ho l'anima esposta ai sentimenti, emotivamente perso nel mare di chiunque abbia voglia di trovarmi.

Ho l'anima esposta e allora la vomito quest'anima maledetta...rinchiusa, urla e sbatte, vuole andarsene, vuole perdersi.

La strizzo la spremo, filtro attraverso lei il sale degli occhi, come non avessi fatto altro mai.
Ho l'anima esposta si, ma io non ho paura di esporla, la stendo al sole come un lenzuolo, la strappo come carta sottile, leggera; la getto poi nel vento, dopo che queste lacrime diventate inchiostro hanno lasciato su di lei il segno, e ora vola nel vento come un puzzle incompresibile, persa per sempre.

Ho l'anima esposta e non ho paura.

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