mercoledì 13 luglio 2011

Donna

Donna, sei dolce come il respiro di un bambino addormentato, come vento notturno d'estate; sei il cielo dei miei pensieri amor mio, luminoso e infinito di giorno, nero e perduto nella notte.

La tua voce, le tue fresche risa sono l'acqua che mi disseta, la tua pelle liscia come ciottoli di fiume posso solo immaginarla, i tuoi occhi amore, come perle, profondi come pozzi dove getto il mio cuore, ma non mi torna alcun suono, fili di grano maturo avvolgono il tuo viso

Mi lascio investire dalle tue parole, sei un fiume in piena fermarti è un delitto, ascolterei per ore la tua voce, i tuoi discorsi, che siano leggeri e giocosi come rondini, o profondi e pesanti come gioghi.

Amore vorrei essere nei tui giorni, vorrei che tu fossi nei miei.

Ti attendo in eterno Luna bianca, appesa al filo della mia mente, nascosta come brace sotto la coltre dei miei pensieri, vengo verso quella brace a scaldarmi le mani nell'inverno della mia tristezza.

Non ti avrò, non mi avrai, eppure esistiamo, anche solo un'istante, come la farfalla esiste un giorno, ma la sua bellezza è ben salda nella nostra mente.

Ti inseguo nella notte, come da bambino inseguivo le lucciole d'estate, innamorato allora della stupore di così tanta meravigliosa impossibile natura; così inseguo te, mio sogno, mio unico impossibile tormento.

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